Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
10:51 GMT+1
Nei porti russi le navi nazionali sono tassate come quelle straniere
E' questa politica - secondo alcuni rappresentanti dello shipping russo - che ha costretto gli armatori a chiedere prestiti alle banche, con ipoteche sulle navi. Un centinaio di queste unità rischia di diventare proprietà di compagnie straniere
24 marzo 2000
Le navi russe che sono impiegate con accordi di noleggio con diritto di rescissione sono sottoposte a imposte che vengono considerate esorbitanti, e quando arrivano nei porti nazionali vengono trattate alla stregua di navi straniere, e come tali tassate. E' stato calcolato che l'insieme delle imposte può raggiungere il 26% del valore della nave.
E' per questo motivo che un centinaio di navi di bandiera russa rischia di diventare proprietà di compagnie straniere in un futuro neanche tanto lontano. Attualmente queste navi sono ipotecate da banche straniere in cambio di crediti ricevuti dai loro armatori per lavori di rinnovamento della flotta.
Questi gravi problemi sono stati discussi dal Maritime Council di Primorye che si è riunito a Vladivostok.
Attualmente agli accordi di charter fanno ampiamente ricorso le compagnie di navigazione di tutto il mondo per rinnovare mediamente del 30% le loro flotte. Gli Stati che sono interessati al potenziamento delle loro posizioni nei traffici marittimi favoriscono le compagnie di navigazione nazionali liberandole dal pagamento di tasse indirette. In Russia questo non avviene e le navi appartenenti alle compagnie che hanno sede nell'estremo oriente del paese evitano di scalare porti russi e al loro posto preferiscono utilizzare i porti sudcoreani.
Gli armatori protestano chiedendo alla Federazione Russa di praticare la politica marittima condotta dai paesi di tutto il mondo, e di cancellare quindi le imposte che gravano ingiustamente sulle navi di bandiera russa nei porti russi.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore