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Il SAECS ha chiesto un indennizzo a Portnet per un mancato imbarco a Durban
La "Dal Kalahari", alla quale fu assegnata una sola portainer invece di tre, per mantenere la schedula prevista fu costretta a partire lasciando a terra il 20% dei container, che vennero poi imbarcati sulla "MC Amethyst" inviata a Durban dal consorzio armatoriale
3 aprile 2000
Il consorzio armatoriale South Africa-Europe Container Service (SAECS) ha chiesto un indennizzo per un mancato imbarco nel porto di Durban a Portnet, l'organismo nazionale sudafricano che presiede all'amministrazione e all'organizzazione dei porti del paese.
Del SAECS fa parte la nave portacontainer di bandiera liberiana Dal Kalahari di 49217 tonnellate di portata lorda che nello scorso dicembre, arrivata nel porto di Durban, dopo un periodo d'attesa per raggiungere l'ormeggio operativo si vide penalizzata di un ritardo di 50 ore per l'imbarco di 650 container. Per mantenere l'orario indicato nella schedula la nave dovette ripartire lasciando a terra il 20% del carico.
Il SAECS allora noleggiò la portacontainer di bandiera delle Bahamas MC Amethyst (ex Durbn Star II) di 20.749 tonnellate di portata lorda che raggiunse Durban per caricare i container, rimasti a terra, destinati al mercato europeo.
Il SAECS rinfaccia a Portnet di aver assegnato alla Dal Kalahari una sola portainer, mentre per navi della stessa portata - afferma il consorzio - solitamente ne assegna tre. Di qui il ritardo nelle operazioni e il mancato imbarco, che ha danneggiato armatore e ricevitori.
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