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Anche il porto di Berbera (Somaliland) è aperto al transito delle merci etiopiche
Nonostante le difficoltà dei collegamenti con il retroterra, permette di servire la zona di Dire Daua, 500 chilometri ad est della capitale etiopica Addis Abeba
3 aprile 2000
Anche la Somaliland, la regione africana situata nel nord-ovest della Somalia autoproclamatasi repubblica nel 1991, ambisce a diventare un punto di transito dei carichi diretti e provenienti dall'Etiopia mettendo a disposizione le banchine del porto di Berbera. Il porto permette di servire la zona di Dire Daua, 500 chilometri ad est di Addis Abeba.
La Somalia, senza sbocchi al mare dopo la proclamazione d'indipendenza dell'Eritrea, precedentemente utilizzava per i suoi traffici marittimi i porti di Massaua e di Assab. Poi, dopo la guerra frontaliera con l'Eritrea iniziata nel maggio del 1998, faceva transitare le sue merci attraverso il porto di Gibuti.
L'Etiopia aveva anche fatto programmi per utilizzare il porto somalo di Mogadiscio, ma l'anarchia e i disordini che erano seguiti alla partenza dei Caschi Blu delle Nazioni Unite nel 1995 avevano reso inaffidabili le banchine di quel porto e quindi inutili i piani etiopici.
Ora è il porto di Berbera - pur con tutti i condizionamenti che ne riducono l'importanza, specie la difficoltà dei collegamenti con il retroterra - che si dichiara aperto al transito delle merci etiopiche.
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