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Associated British Ports rigetta l'offerta d'acquisto della Nomura del valore di circa un miliardo di sterline
Secondo ABP la proposta non rispecchia il reale valore del gruppo britannico
3 maggio 2000
Il gruppo Associated British Ports Holdings plc (ABP) ha rigettato un'offerta per la sua acquisizione, confermando che la proposta è stata avanzata da un advisor per conto di un'impresa di cui non ha rivelato il nome, ma che è stata individuata nella Nomura, una banca di investimenti giapponese. ABP è il più importante operatore portuale del Regno Unito: possiede e gestisce 23 scali e movimenta un quarto del traffico britannico di origine marittima. Secondo il gruppo l'offerta sottostima il valore di ABP e le sue prospettive. La proposta d'acquisto sarebbe stata infatti pari a circa un miliardo di sterline, cioè a 300 pence per azione. La quotazione di chiusura di venerdì scorso era stata di 264 pence per ogni azione ABP, valore che è salito ieri a 313,5 pence a seguito delle indiscrezioni sulle trattative tra il gruppo britannico e la Nomura. Le azioni ABP avevano raggiunto un picco la scorsa estate, quando valevano 350 pence, per poi cadere a 208 pence nello scorso febbraio.
Le difficoltà vissute da ABP negli ultimi mesi sono state imputate dagli analisti allo scarso dinamismo dei mercati della old-economy e ai risultati inferiori alle aspettative ottenuti da American Port Services (APS), società che dal 1998 fa parte del gruppo britannico (inforMARE del 24 febbraio 2000 e 28 maggio 1998).
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