Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
10:19 GMT+1
L'ecotassa e pesanti oneri sociali minacciano la scomparsa di numerose piccole e medie società d'autotrasporto in Germania
La loro associazione ha chiesto l'urgente intervento del governo per ristabilire condizioni di parità con la concorrenza straniera
26 maggio 2000
Come in quasi tutti gli altri paesi europei, anche gli autotrasportatori tedeschi sono in gravi difficoltà, e molte piccole e medie aziende del settore rischiano di sparire. La loro associazione, la Bundesverband Güterkrafterkehr Logistik und Entsorgung (BGL) ha chiesto un intervento del governo prima che la situazione, già drammatica, diventi incontrollabile. Per richiamare l'attenzione delle istituzioni sulla loro situazione molti autotrasportatori hanno proposto il blocco del traffico. La BGL ha già avuto una risposta da parte del segretario di Stato Steinmeier, che promette l'appoggio del governo nel prendere in considerazione i problemi della categoria.
Gli autotrasportatori lamentano l'imposizione della pesante ecotassa e una situazione che li vede schiacciati dal peso di numerose distorsioni determinate dalla concorrenza. In particolare l'ecotassa li mette in seria difficoltà perché i concorrenti esteri sono in grado di evitarla: fanno il pieno di carburante fuori dal territorio tedesco e quindi, con minori carichi fiscali - un serbatoio pieno permette di percorrere tremila chilometri in Germania senza ricorrere a rifornimenti - possono formulare e presentare tariffe di trasporto più convenienti di quelle praticate dai loro colleghi tedeschi, i quali subiscono anche pesanti carichi sociali.
La BGL ha affermato che senza importanti misure d'alleggerimento delle condizioni a cui devono ora sottostare le società d'autotrasporto, si perderanno molti posti di lavoro.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore