Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:34 GMT+1
Cinque partenze settimanali della Maersk Sealand dal porto di Tanjung Pelepas per gli USA, il Nord Europa e il Medio Oriente
E' intanto giunta ieri nello scalo malese la prima portacontainer della Yang Ming
2 giugno 2000
Si intensifica la concorrenza del nuovo porto malese di Tanjung Pelepas nei confronti del vicino scalo di Singapore. E' stata infatti annunciata per il prossimo 8 giugno l'inaugurazione delle partenze di cinque servizi settimanali diretti a giorni fissi della Maersk Sealand da Tanjung Pelepas per destinazioni negli Stati Uniti, in Nord Europa e in Medio Oriente.
Rimarcando la serrata concorrenza con Singapore, il direttore esecutivo del porto malese Mohd Sidik Shaik Osman ha sottolineato che ora i caricatori dell'hinterland di Johor - la regione più a sud della penisola malese - hanno la possibilità di inoltrare le proprie merci direttamente via Tanjung Pelepas, evitando di sopportare gli elevati costi dei servizi feeder o di trasporto via camion verso Singapore.
E' intanto giunta ieri nel porto malese proveniente da Kaoshiung la Ming Zenith, la prima portacontainer della Yang Ming Line (YML) a scalare a Tanjung Pelepas. Dalla nave sono stati sbarcati 910 teu utilizzando cinque gru Super PostPanamax. La compagnia di Taiwan sta inoltre cercando un accordo con il management dello scalo malese per fare di Tanjung Pelepas una propria base per il riposizionamento dei container vuoti nella regione del sud-est asiatico, riposizionamento effettuato da alcuni operatori feeder tra cui la Advanced Container Lines (ACL).
Nel porto di Tanjung Pelepas sono attualmente operative due delle sei banchine previste dalla prima fase di realizzazione dello scalo, che sarà completata a metà 2001.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore