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Nuova banchina a Richards Bay, il porto sudafricano dei carichi di rinfuse solide
Portnet ha fissato un indennizzo per i ritardi superiori a sedici ore per le operazioni commerciali nel container terminal di Durban
12 giugno 2000
Nel porto sudafricano di Richards Bay cresce il traffico di rinfuse solide, costituite in larga parte da esportazioni di carbone e da trucioli di legno. La direzione del porto ha ora deciso di far costruire una nuova banchina lunga 67 metri, destinata al disbrigo dei carichi di navi di 67.000 tonnellate di portata lorda. Sarà equipaggiata con due gru e con un nastro convogliatore, che permetterà di portare a 7 milioni di tonnellate annue il traffico di trucioli di legno.
Richards Bay è il primo porto sudafricano quanto a esportazioni, che nel 1999 hanno fruttato 35 milioni di rand.
Intanto Portnet, l'organismo di tutela dei porti sudafricani, ha deciso di fissare un indennizzo per gli utenti del container terminal del porto di Durban che sono danneggiati per ritardi nel disbrigo delle operazioni commerciali. Numerosi armatori si sono infatti lamentati per le attese imposte alle loro navi in rada in attesa di un ormeggio operativo per la saturazione del terminal, dove il traffico nel primo trimestre di quest'anno ha registrato un incremento del 19% rispetto a quello del 1999.
L'indennizzo scatta per ritardi superiori a 16 ore, ma sono esclusi quelli dovuti a forza maggiore, a scioperi o ad attese determinate da ritardi accumulati dalla nave nello scalo di altri porti.
C'è tuttavia da aggiungere che nello scorso marzo il container terminal del porto ha movimentato quasi centomila teu senza che vi sia stato un ritardo nelle operazioni commerciali.
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Nel porto sudafricano di Richards Bay cresce il traffico di rinfuse solide, costituite in larga parte da esportazioni di carbone e da trucioli di legno. La direzione del porto ha ora deciso di far costruire una nuova banchina lunga 67 metri, destinata al disbrigo dei carichi di navi di 67.000 tonnellate di portata lorda. Sarà equipaggiata con due gru e con un nastro convogliatore, che permetterà di portare a 7 milioni di tonnellate annue il traffico di trucioli di legno. 
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