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Cresciuto dell'11,6% il traffico nei porti sudcoreani nei primi cinque mesi dell'anno
Seul è interessata alla realizzazione di infrastrutture portuali nella Corea del Nord
19 giugno 2000
Nei primi cinque mesi di quest'anno i porti sudcoreani hanno realizzato un traffico di 343 milioni di tonnellate, con un incremento dell'11,6% rispetto allo stesso periodo del 1999. La crescita - sottolinea il ministero sudcoreano delle Attività Marittime e della Pesca - è dovuta principalmente negli scambi internazionali all'aumento delle importazioni di materie prime e alle maggiori esportazioni di prodotti petroliferi e prodotti finiti. I traffici tra i porti nazionali hanno invece registrato in particolare un notevole aumento del volume di carichi di sabbia e cemento, dovuto alla ripresa del settore edilizio.
In testa alla graduatoria dei porti sudcoreani per i cinque mesi si è classificato lo scalo di Ulsan, con 65,6 milioni di tonnellate, seguito da Kwangyang (57,4 milioni di tonnellate), Inchon (52 milioni di tonnellate) e Busan (47,9 milioni di tonnellate).
Nei primi cinque mesi di quest'anno sono passate nei porti sudcoreani 38.469 navi (+12%), contro le 34.324 dello stesso periodo dello scorso anno.
Il ministero sudcoreano ha confermato inoltre il proprio interesse nella realizzazione di infrastrutture portuali nella Corea del Nord. Alla luce del recente riavvicinamento tra le due Coree, Seul considera più favorevolmente la possibilità di cooperare con Pyongyang nella costruzione dei nuovi porti, la cui progettazione potrebbe essere coordinata dall'ente pubblico sudcoreano Korea Container Terminal Authority.
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