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E' cresciuto del 25% nel primo semestre di quest'anno il traffico combinato di ICF tra i porti tedeschi l'Ungheria
Hanno viaggiato 332 treni blocco, con un incremento del 23% sullo stesso periodo del 1999
10 agosto 2000
Il traffico combinato registrato nei primi sei mesi di quest'anno da Intercontainer-Interfrigo (ICF) tra i porti tedeschi e l'Ungheria è aumentato del 25%, totalizzando 18.800 teu. Nel periodo il numero di treni blocco è cresciuto del 23%: è stato infatti di 332 convogli nonostante lo sciopero di due settimane effettuato all'inizio di febbraio dalle ferrovie ungheresi (MAV).
Il servizio svolto da ICF tra i porti tedeschi e l'Ungheria, denominato HHCE (Hansa-Hungaria-Container-Express), dispone nella nazione magiara di 130 stazioni e terminal. Si tratta di un collegamento con frequenza di cinque partenze la settimana nelle due direzioni che la società svizzera opera insieme con l'impresa ferroviaria Raab-Ödenburg-Ebenfurter Railway (GySEV/RÖEE) e quella terminalista Hamburger Hafen and Lagerhaus AG (HHLA).
I container e gli swap bodies sono trasportati dai treni blocco di ICF dai porti di Brema e Amburgo all'hub della GySEV/RÖEE a Sopron, sul confine tra Austria e Ungheria. Da qui i partner di ICF, MAV, GySEV/RÖEE e Pannoncont, garantiscono collegamenti giornalieri con numerose località ungheresi.
All'hub di Sopron arrivano anche i treni blocco dei collegamenti bisettimanali di ICF provenienti da Istanbul (servizio ETCE), Salonicco (servizio EHCE), Bucarest (servizio Danubia Express).
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