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L'ECT di Rotterdam evita gli scioperi ed inizia la ristrutturazione interna
I dipendenti della società passeranno da 160 a 40. Alcuni verranno trasferiti nei terminal Delta e Home, gli altri verranno licenziati. "Tagli" in vista anche nell'Home Terminal
6 ottobre 2000
Nonostante i licenziamenti decisi dal terminalista Europe Combined Terminals (ECT) del porto di Rotterdam, i sindacati non hanno proclamato scioperi ed hanno iniziato negoziati con la direzione della società olandese, che punta ad un deciso rinnovo dell'organizzazione interna.
Ricordiamo che il lavoratori avevano respinto l'accordo intervenuto tra ECT ed i sindacati, ed avevano minacciato lo sciopero per farne modificare i termini (inforMARE del 30 maggio e 8 settembre). Sennonché un referendum tra i lavoratori ha rivelato che i favorevoli all'astensione dal lavoro sono soltanto il 58%, percentuale insufficiente per la proclamazione dello sciopero; la quota fissata dai sindacati è infatti del 75%.
I sindacati hanno perciò dovuto riconfermare l'accordo precedentemente raggiunto e l'ECT può così iniziare la riorganizzazione, che si fonda essenzialmente sulla riduzione del personale: i dipendenti della sede della società scenderanno da 160 a 40. Alcuni verranno trasferiti negli uffici dei terminal Delta e Home, ma per oltre 50 si tratterà di un licenziamento secco, senza possibilità di diverse collocazioni. Anche il personale dell'Home Terminal subirà un forte ridimensionamento.
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