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Voci di cessione da parte di P&O della sua quota del 60% nel capitale di P&O Nedlloyd
Secondo gli analisti il valore della quota del gruppo britannico va dai 542 ai 654 milioni di sterline
4 dicembre 2000
Il terreno di caccia battuto da società alla ricerca di acquisizione di compagnie impegnate nel trasporto containerizzato (la più rimarchevole registrata quest'anno è quella della Norasia da parte della CSAV) viene percorso in questi giorni in senso contrario dalla P&O. Il gruppo britannico - secondo quanto sostiene l'edizione on-line del "Financial Times" - sta negoziando la cessione della quota del 60% che detiene nella P&O Nedlloyd e la sua filiale specializzata nelle rinfuse solide. La cessione dovrebbe comunque avvenire entro il prossimo anno.
Secondo gli analisti, il valore della quota della P&O nella P&O Nedlloyd si aggirerebbe tra i 542 e i 654 milioni di sterline. E' probabile che la maggioranza delle navi portacontainer venga ceduta alla Nedlloyd, che probabilmente gode di una clausola di prelazione nel caso di vendita della partecipazione del suo socio.
Le voci di uscita della P&O dal trasporto container corrono sul filo delle supposizioni, proprio mentre la P&O Nedlloyd ha registrato ottimi risultati nel trimestre luglio - settembre di quest'anno, con 786.700 teu trasportati (+8% rispetto allo stesso periodo del 1999) (inforMARE del 16 novembre).
La P&O aveva messo in vendita anche la Associated Bulk Carriers (ABC) nel 1999, ma non aveva trovato acquirenti. Ora la P&O ritenta, sperando di cederla per 300 milioni di sterline.
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