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Il Belgio chiede l'approfondimento dello Schelda, l'Olanda si oppone sul fondamento di ragioni ecologiche
Il letto del fiume dovrebbe essere portato da 13,50 a 15,75 metri per permettere a navi della portata di 5500 teu di raggiungere il porto di Anversa
11 gennaio 2000
La tenace competizione che oppone porti olandesi e belgi, particolarmente Anversa e Rotterdam, trae nuova linfa anche dalla necessità di approfondire il letto del fiume Schelda, per permettere il passaggio di navi di maggiori dimensioni di quelle attualmente dirette al porto belga. Lavori d'approfondimento sono già stati compiuti, ma ora si dovrebbe passare alla seconda fase per permettere a navi di portata fino a 5500 teu con pescaggio di 14 metri di risalire il fiume, indipendentemente dalla marea, fino alle chiuse che introducono nel porto di Anversa.
Il governo fiammingo ha chiesto ufficialmente a quello olandese di portare la profondità dello Schelda fino a 15,75 metri, dai 13,50 attuali.
Ma a questo punto fanno capolino incontrovertibili ragioni ecologiche, sulle quali le autorità olandesi si basano per bloccare il progetto d'approfondimento del fiume, rischiando così di imbrigliare senza scampo i progetti di potenziamento del porto di Anversa.
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