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Avviata la realizzazione di un porto in acque profonde a Tianjin
Il governo di Pechino promuove il traffico containerizzato sui principali fiumi cinesi
5 gennaio 2001
E' stato avviato nel porto cinese di Tianjin, che è il principale scalo marittimo dell'area di Pechino, un programma per la realizzazione nel prossimo decennio di uno scalo in acque profonde. Negli ultimi anni è stata investita la considerevole somma di 400 milioni di yuan (oltre 48 milioni di dollari) per approfondire e ampliare il principale canale di accesso al porto. Il progetto è stato avviato nello scorso agosto e consentirà di approfondire il canale, che è lungo 26 chilometri e largo 180 metri, di tre metri rispetto agli attuali dodici. Alla fine del 2001 il canale potrà essere utilizzato anche da navi di 100mila tonnellate di portata.
Il programma decennale 2001-2010 prevede tra l'altro la costruzione di un terminal per petroliere da 150mila tonnellate e un terminal per mineraliere da 100mila tonnellate.
Il governo cinese ha inoltre intenzione di sviluppare il trasporto fluviale ed ha a tal fine predisposto un programma basato su alcune azioni prioritarie. Verrà innanzitutto stabilita una rete di infrastrutture per la movimentazione dei carichi containerizzati sui fiumi cinesi, in particolare lungo lo Yangtze, con i principali hub a Shanghai, Nanjing, Wuhan e Chongqing, e lungo il fiume delle Perle, incentrato sugli scali di Guangzhou, Shenzhen e Hong Kong.
L'esecutivo di Pechino ha inoltre in programma investimenti in attrezzature portuali, nel potenziamento della flotta di portacontainer e nell'adozione di moderne tecnologie per regolare e gestire il traffico containerizzato.
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