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Emanata dalla Capitaneria di Porto di Genova un'ordinanza che regola gli accosti alle banchine dello scalo ligure
La nuova disciplina impone ai terminalisti di programmare gli accosti delle navi
8 marzo 2001
Il comandante della Capitaneria di Porto di Genova, ammiraglio Raimondo Pollastrini, ha emanato oggi l'ordinanza 32/2001, che avrà decorrenza dal prossimo 31 marzo, che disciplina le modalità per richiedere ed usufruire degli accosti alle banchine del porto di Genova.
La rielaborazione delle norme, alla luce del nuovo quadro normativo dettato dalla legge 84/94 e dalle successive modifiche ed integrazioni, è stata compiuta con in contributo dell'Autorità Portuale, dell'utenza e di diversi enti ed associazioni istituzionali, tra cui il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, i piloti del porto, i consulenti chimici, con il coordinamento della sezione Tecnica della Capitaneria.
La nuova disciplina impone alle società che hanno in concessione i terminal portuali di programmare gli accosti delle navi nei rispettivi terminal, per poter disporre in modo ordinato e sicuro di tutti i servizi portuali, quali pilotaggio, rimorchio ed ormeggio, e per agevolare lo svolgimento delle operazioni portuali con efficienza e con il rispetto delle norme di sicurezza.
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