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Dopo l'abbandono del progetto Maersk Sealand, il Comitato Portuale di Savona decide di inserire nel piano regolatore per Vado il solo Polo della pesca
Con la decisione si intende «non pregiudicare le opportunità di sviluppo espresse dal comprensorio di Vado in relazione al progetto contenitori»
3 aprile 2001
Il Comitato Portuale di Savona, per quanto concerne il territorio di Vado Ligure, ha espresso oggi la volontà di inserire nel piano regolatore portuale solo il progetto relativo al Polo della pesca. Dopo aver abbandonato l'ipotesi dell'insediamento di un container terminal dedicato ai traffici della danese Maersk Sealand (inforMARE del 20 marzo 2001), che aveva ricevuto la decisa bocciatura del Comune di Vado Ligure, il Comitato Portuale savonese - si legge in una nota - «ha infatti ritenuto opportuno sospendere le valutazioni in merito a possibili opzioni intermedie, allo scopo di non pregiudicare le opportunità di sviluppo espresse dal comprensorio di Vado in relazione al progetto contenitori. Intendimento comune è di giungere celermente ad una soluzione infrastrutturale condivisa che valorizzi le grandi potenzialità del comprensorio in termini di collegamenti stradali, ferroviari e aree retroportuali».
Il Comitato ha inoltre deciso di procedere all'adozione di uno strumento che consenta di dare il via in tempi brevi ai numerosi progetti che riguardano i Comuni di Albissola, Savona e Bergeggi.
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