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Conferenza dell'A.Te.Na. sulla tragedia del Kursk e sui sommergibili italiani
Organizzata dalla sezione milanese dell'Associazione di Tecnica Navale, si terrà il prossimo 28 aprile nei locali dell'ANMI
23 aprile 2001
La sezione di Milano dell' A.Te.Na. (Associazione di Tecnica Navale) ha in programma per il prossimo 28 aprile la conferenza "K-141. La tragedia del Sommergibile KURSK", che sarà tenuta dall'ing. Alessandro Turrini nei locali dell'Associazione Nazionale Marinai D'Italia (ANMI). Oltre che della tragedia del sommergibile russo si parlerà anche della fine di un ciclo storico legato alla costruzione di sommergibili in Italia, in particolare nel cantiere di Monfalcone, dove sono state eliminate le attrezzature e gli impianti per la costruzione di sommergibili. La storia delle costruzioni subacquee monfalconesi iniziò durante la prima guerra mondiale, quando furono realizzati i primi battelli subacquei per la K.u.K. Kriegsmarine (Kaiserlich und Koniglich Kriegsmarine) dell'impero austroungarico. Dopo la seconda guerra mondiale tutti i sommergibili della Marina Militare sono stati costruiti solamente nel cantiere di Monfalcone. Un argomento di estrema attualità, in previsione dell'arrivo a Milano il prossimo 17 giugno del primo sommergibile costruito a Monfalcone nel dopoguerra. L'unità, dopo aver risalito il Po fino a Cremona, sarà ospitata nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
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La sezione di Milano dell' A.Te.Na. (Associazione di Tecnica Navale) ha in programma per il prossimo 28 aprile la conferenza "K-141. La tragedia del Sommergibile KURSK", che sarà tenuta dall'ing. Alessandro Turrini nei locali dell'Associazione Nazionale Marinai D'Italia (ANMI). Oltre che della tragedia del sommergibile russo si parlerà anche della fine di un ciclo storico legato alla costruzione di sommergibili in Italia, in particolare nel cantiere di Monfalcone, dove sono state eliminate le attrezzature e gli impianti per la costruzione di sommergibili. La storia delle costruzioni subacquee monfalconesi iniziò durante la prima guerra mondiale, quando furono realizzati i primi battelli subacquei per la K.u.K. Kriegsmarine (Kaiserlich und Koniglich Kriegsmarine) dell'impero austroungarico. Dopo la seconda guerra mondiale tutti i sommergibili della Marina Militare sono stati costruiti solamente nel cantiere di Monfalcone. Un argomento di estrema attualità, in previsione dell'arrivo a Milano il prossimo 17 giugno del primo sommergibile costruito a Monfalcone nel dopoguerra. L'unità, dopo aver risalito il Po fino a Cremona, sarà ospitata nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia.
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