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Il porto statunitense di Houston approva la fusione con il vicino scalo di Galveston
L'operazione dovrà ora essere approvata dall'amministrazione comunale e dai cittadini di Galveston
23 maggio 2001
Dopo circa due anni di trattative la Port of Houston Authority ha approvato ieri all'unanimità la fusione con il porto di Galveston, che è situato sulla grande isola che chiude la Galveston Bay, a circa 40 miglia da Houston. L'amministrazione comunale di Galveston si riunirà domani per discutere e prendere una decisione sulla fusione. Se il pronunciamento sarà positivo l'operazione dovrà poi essere approvata dalla cittadinanza di Galveston, con una votazione che probabilmente sarà effettuata entro due mesi.
L'accordo prevede tra l'altro che il porto di Houston investa 30 milioni di dollari nel prossimo decennio per il potenziamento delle infrastrutture portuali di Galveston e che si accolli i circa 16 milioni di dollari di debiti accumulati da quest'ultimo scalo.
La creazione di un solo grande sistema portuale regionale formato dagli scali di Houston, Galveston e Texas City è stata resa possibile da una legge promulgata due anni fa dallo Stato del Texas.
La fusione, a cui Texas City ha deciso di non partecipare, prevede che ciascuno dei porti di Galveston e Texas City insedino un proprio rappresentante nel consiglio d'amministrazione della Port of Houston Authority, formato da sette membri. Il posto lasciato vacante da Texas City non sarà probabilmente coperto da un secondo rappresentante di Galveston - soluzione a cui Houston si oppone - ma sarà forse assegnato ad un rappresentante di un'altra città della contea di Harris.
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