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L'annus horribilis di Railtrack
La società che gestisce la rete ferroviaria britannica ha accumulato un passivo pesantissimo: 534 milioni di sterline
25 maggio 2001
Nell'anno conclusosi lo scorso 31 marzo 2001 Railtrack, la società britannica che gestisce la rete ferroviaria nazionale, ha subìto una consistente perdita finanziaria rispetto all'anno precedente.
Commentando i dati finanziari preliminari estremamente negativi e ammettendo che «i risultati degli ultimi 18 mesi hanno comportato una perdita di fiducia nei confronti di Railtrack e delle ferrovie», il direttore esecutivo della società, Steve Marshall, ha detto che la società intende fare ora concreti passi avanti e «ripagare i passeggeri, gli operatori ferroviari e del trasporto e gli investitori della pazienza dimostrata».
La compagnia ha spiegato che i risultati sono stati determinati dal programma di rinnovamento della rete ferroviaria che è stato posto in atto nel secondo semestre dopo il tragico incidente di Hatfield dello scorso ottobre, in cui quattro passeggeri hanno perso la vita. Il progetto ha comportato la sostituzione di oltre 500 miglia di binari e la sostituzione di 1.100 scambi e passaggi a livello.
I risultati finanziari sono intanto crollati: l'utile operativo è diminuito dai 424 milioni di sterline dell'anno conclusosi il 31 marzo 2000 a 261 milioni di sterline e l'utile netto è calato da 421 a 199 milioni di sterline. Gli interventi programmati nel secondo semestre hanno comportato spese per 733 milioni di sterline, di conseguenza Railtrack ha chiuso l'anno con un passivo complessivo di 534 milioni di sterline.
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