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La compagnia aerea francese AOM-Air Liberté ha depositato i libri in tribunale
Swissair critica le decisioni dell'azionista di maggioranza Marine-Wendel
18 giugno 2001
Venerdì scorso l'aviolinea francese AOM-Air Liberté ha depositato i libri al tribunale del commercio di Créteil, avviando così l'iter fallimentare che fino all'ultima ora il management della compagnia aveva cercato di evitare. Come previsto dalla legislazione fallimentare francese, il presidente della compagnia, Marc Rochet, ha chiesto l'apertura di una procedura di risanamento giudiziario che permetta in breve tempo di individuare ipotesi di ristrutturazione del gruppo: «dovranno essere privilegiate - ha comunicato la compagnia - quelle che preserveranno il maggior numero di posti di lavoro e la professionalità del personale».
Il gruppo elvetico Swissair, che è azionista di minoranza di AOM-Air Liberté, ha ricordato la sua disponibilità a partecipare ai due terzi dei costi di ristrutturazione della compagnia francese, a patto che l'azionista di maggioranza Marine-Wendel si facesse carico della restante terza parte. Marine-Wendel - ha affermato Swissair - si è però rifiutata di accettare. «Abbiamo lavorato sodo con i "conciliatori" e con l'azionista di maggioranza di AOM-Air Liberté per assicurare un futuro ad AOM-Air Liberté, ma inutilmente», ha dichiarato il presidente del gruppo svizzero Mario A. Corti, sottolineando che «il gruppo Swissair deve soprattutto salvaguardare l'interesse dei suoi azionisti» e che pertanto «viene assunta la decisione presa all'inizio di quest'anno di non perseguire la scelta inaccettabile di finanziare le perdite d'esercizio per un periodo indefinito».
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