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Approvata la nuova procedura per la verifica della qualità del bunker nel porto di Singapore
Nello scorso anno nello scalo asiatico sono state vendute 18,65 milioni di tonnellate di bunker
4 luglio 2001
Nel prossimo gennaio entrerà in vigore nel porto di Singapore una nuova procedura per l'effettuazione del rifornimento di combustibili, denominata "custody transfer sampling". Il sistema verrà implementato grazie alla definitiva approvazione degli emendamenti al Singapore Standard: Code of Practice for Bunkering by Bunker Barges / Tankers (SS CP60) proposti nel luglio 2000 dalla Maritime and Port Authority of Singapore (MPA) al Singapore Productivity and Standards Board's (PSB's) Technical Committee for Bunkering, un comitato formato da rappresentanti della stessa MPA e di enti ed associazioni (Singapore Shipping Association, Society of Naval Architects and Marine Engineers (Singapore), Singapore Nautical Institute e Singapore Confederation of Industries).
La normativa SS CP60, introdotta dalla MPA nel 1997, stabilisce dei requisiti minimi per svolgere l'attività di bunkeraggio nel porto di Singapore ed ha principalmente l'obiettivo di far sì che la qualità del bunker venduto sia conforme a quella ordinata dall'acquirente.
La custody transfer sampling prevede che durante le operazioni di bunkeraggio possano essere raccolti campioni del combustibile per verificarne la qualità. Attualmente i campioni di bunker possono essere prelevati dalla stazione di carico della cisterna. Con la custody transfer sampling i campioni potranno invece essere prelevati dall'unità che immagazzinerà il bunker dalla stazione di carico. Ciò permetterà di adeguare le operazioni alle specifiche ISO8217 che prevedono che la qualità dei combustibili sia verificata al momento del loro pompaggio.
Nello scorso anno nel porto di Singapore sono state vendute 18,65 milioni di tonnellate di bunker.
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