L'industria del trasporto aereo, già minacciata dagli effetti del rallentamento dell'economia mondiale, è stata messa in ginocchio dalla strage compiuta dagli attacchi terroristici condotti con quatto velivoli negli USA, che ha determinato il blocco dei voli negli Stati Uniti e nel Canada, la cancellazione e la drastica riduzione delle prenotazioni e il crollo delle azioni nei principali mercati.
Il governo Bush ha promesso aiuti alle linee aeree e agli aeroporti. Le misure annunciate dall'esecutivo americano non hanno però rassicurato gli investitori, che hanno abbandonato in massa le compagnie aeree nonostante queste ultime abbiano comunicato draconiani programmi di contenimento dei costi che prevedono anche consistenti riduzioni del personale. Secondo i primi calcoli i tagli dei posti di lavoro nell'intera industria aerea dovrebbero ammontare a circa 100.000 unità. L'US Airways ad esempio ha programmato il taglio di 11.000 posti di lavoro, pari a circa un quarto del totale, e del 23% dei propri voli. Ieri però, nella prima giornata di contrattazioni a Wall Street dopo la forzata chiusura causata dagli attacchi terroristici, le azioni della compagnia hanno accusato un ribasso del 52%.
Drammatico calo al NY Stock Exchange anche per la Continental Airlines, che ha registrato a fine seduta un ribasso del 49%. Stessa sorte per la AMR Corporation, capogruppo del vettore leader mondiale American Airlines, le cui quotazioni sono scese del 40%. La Continental ha programmato una riduzione del 20% delle proprie schedule e il taglio di ben 12.000 posti di lavoro. «L'industria aerea statunitense - ha confermato il presidente e amministratore delegato della compagnia, Gordon Bethune - sta vivendo una crisi finanziaria senza precedenti. Chiediamo al presidente e ai membri del Congresso di prendere azioni immediate per ridare stabilità a questa vitale industria, dalla quale dipende in misura notevole l'economia della nostra nazione. La nostra industria ha bisogno di un'immediata azione del Congresso se il sistema del trasporto aereo nazionale vuole sopravvivere». Anche le azioni di Delta Air Lines hanno subito un tracollo, con un ribasso superiore al 44%.
L'incertezza sul futuro del mercato aereo è accentuata probabilmente anche dal divario tra gli aiuti all'esame del Congresso statunitense, dell'ordine di 15 miliardi di dollari, e le necessità dei vettori, che sono state quantificate in circa 24 miliardi di dollari nel solo primo semestre del prossimo anno.
B.B.
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