Le misure anti-crisi predisposte dalla compagnia aerea italiana Alitalia prevedono tagli complessivi per 300 miliardi di lire nel prossimo semestre, che determineranno esuberi per 2.500 unità, di cui 900 tra il personale di volo e 1.600 tra gli addetti a terra, riduzione del personale che - ha specificato la compagnia - non sarà effettuata con licenziamenti.
Le misure di contenimento dei costi prevedono anche tagli alla flotta e ai costi e la riduzione delle rotte a medio e lungo raggio e dovranno consentire di mantenere il margine negativo ottobre 2001 - marzo 2002 entro i 400 miliardi di lire.
La grave crisi che ha colpito il settore del trasporto aereo dopo i drammatici attacchi negli USA, che secondo Alitalia non ha precedenti nella storia dell'aviazione civile del dopoguerra, ha costretto le compagnie ha varare piani d'emergenza. Anche per Alitalia la situazione è molto pesante, ha confermato l'amministratore delegato dell'aviolinea italiana, Francesco Mengozzi, al termine del comitato esecutivo che ha riunito questa mattina i vertici della compagnia.
Il Contingency Plan predisposto dall'Alitalia sarà ora presentato ai sindacati e al consiglio di amministrazione del prossimo 28 settembre.
Anche per la compagnia italiana Meridiana la situazione è critica. Il vettore aereo ha annunciato infatti il possibile blocco dei voli a partire dal prossimo 28 settembre a causa dell'insostenibile richiesta della società di leasing aeronautico Gecas di innalzare la copertura minima per rischi di guerra da 50 a 750 milioni di dollari per ogni velivolo.
Della posizione ferma assunta dalle compagnie assicuratrici sui premi si è discusso oggi in un incontro al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso del quale è stato preannunciato un primo aiuto governativo di 3-400 miliardi di lire a sostegno delle compagnie aeree e per l'incremento della sicurezza negli aeroporti. |
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