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I marittimi al centro della globalizzazione
Celebrato ieri il World Maritime Day
28 settembre 2001
Nel suo messaggio in occasione della celebrazione del World Maritime Day, che si è tenuta ieri, il segretario generale dell'International Maritime Organization (IMO), William A. O'Neil, ha detto che nella nuova economia globale, dove l'interconnettività e l'interdipendenza sono fattori chiave, il trasporto marittimo rimane di gran lunga il modo più conveniente per muovere beni e merci in quantità intorno al nostro pianeta. L'uomo di mare, il fattore umano che opera sul filo di lama del trasporto marittimo - ha sottolineato - è pertanto un componente vitale della globalizzazione.
O'Neil ha spiegato che in questo momento «diventa ancora più importante il ruolo dell'IMO nell'assicurare standard globali accettabili attraverso il suo impegno per la sicurezza marittima e la prevenzione dell'inquinamento marino».
Il segretario generale dell'IMO ha ricordato che alla base del lavoro dei marittimi ci sono due normative: l'International Safety Management (ISM) Code e la Convention on Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers (STCW) del 1995. «Nel 2002 - ha detto - tutti i marittimi dovranno essere formati in conformità con le disposizioni della STCW del '95 ed avere certificati che lo attestino; e il codice ISM, già obbligatorio per le navi passeggeri, le navi cisterna e le unità ad alta velocità, sarà esteso a tutte le navi da carico di almeno 500 tonnellate di stazza lorda».
Ieri O'Neil ha inoltre ufficialmente inaugurato la scultura dedicata ai marittimi che hanno perso la vita in mare la cui realizzazione era stata avviata nel 1998, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'IMO.
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