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Oltre 100 vittime nell'incidente all'aeroporto di Linate che ha coinvolto un velivolo della SAS e un Cessna
Esclusa l'ipotesi di un atto terroristico. Il disastro è attribuito dal Viminale ad un «errore umano e alla scarsissima visibilità»
8 ottobre 2001
Questa mattina alle ore 8.15 un velivolo MD-87 della Scandinavian Airlines (SAS) in fase di partenza dall'aeroporto di Milano Linate diretto a Copenhagen si è scontrato sulla pista con un Cessna. Non risultano esserci superstiti tra i 104 passeggeri (48 italiani e 56 stranieri) e i sei membri dell'equipaggio presenti sul volo SK 686.
Il ministero dell'Interno ha escluso l'ipotesi di un attentato terroristico, specificando che l'incidente è stato determinato da un errore umano e dalla nebbia. Il Viminale ha affermato che il piccolo aereo da turismo tedesco, diretto a Parigi con quattro persone a bordo (due piloti tedeschi e due passeggeri italiani), ha incrociato l'MD-87 in fase di decollo. Il velivolo della SAS, probabilmente nel tentativo di evitare il Cessna, si è schiantato contro il capannone del centro smistamento bagagli e si è incendiato. Non è ancora stato reso noto se ci sono vittime anche tra gli addetti del deposito bagagli né è stato chiarito se ci sono sopravvissuti tra le persone a bordo del Cessna.
Lo scalo di Linate, sul quale al momento dell'incidente gravava una fitta nebbia, è stato chiuso al traffico e i voli sono stati trasferiti in altri aeroporti.
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