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L'IMO riesaminerà in via prioritaria le misure che consentono di perseguire chi commette reati contro le navi
Il Legal Committee si occuperà della revisione dei trattati SUA
25 ottobre 2001
L'International Maritime Organization (IMO) riprenderà in esame le misure contro gli attacchi alle navi, alla luce della nuova situazione creatasi in seguito agli attacchi terroristici dello scorso 11 settembre negli Stati Uniti. Il Legal Committee dell'IMO, riunitosi nei giorni scorsi, ha infatti deciso di includere nel suo programma di lavoro per il biennio 2002-2003 la revisione prioritaria dei trattati SUA (Convention for the Suppression of Unlawful Acts against the Safety of Maritime Navigation, 1988 - Protocol for the Suppression of Unlawful Acts against the Safety of Fixed Platforms Located on the Continental Shelf, 1988).
Lo scopo principale delle convenzioni SUA è di assicurare che siano assunte appropriate azioni giudiziarie nei confronti delle persone che commettono reati contro le navi. Le convenzioni obbligano i governi che le hanno sottoscritte a estradare o perseguire questi criminali.
«A parte qualsiasi possibile revisione delle misure preventive pratiche sostenute dall'IMO - ha commentato il segretario generale dell'organizzazione, William A. O'Neil - è importante anche assicurare che questi criminali, che hanno perpetrato atti di violenza in mare, siano portati in giudizio e siano puniti».
La convenzione e il protocollo SUA sono stati sinora ratificata rispettivamente da 56 e 51 Stati.
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