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Il CESA definisce il mancato accordo sulla cantieristica «un atto imbarazzante per l'Europa»
Secondo l'associazione cantieristica l'UE si è dimostrata incapace di difendere i suoi interessi
7 dicembre 2001
Il Committee of European Union Shipbuilders' Associations (CESA) ha definito «un atto imbarazzante per l'Europa» il mancato sostegno offerto dal Consiglio dei ministri europei dell'Industria alla proposta della Commissione Europea, che consiste nell'attuare un meccanismo di sovvenzionamento temporaneo a favore dell'industria navalmeccanica e di portare la controversia sulla cantieristica tra l'Unione Europea e la Corea del Sud di fronte alla World Trade Organization (inforMARE del 6 dicembre 2001). «Nel corso degli ultimi due anni - ha ricordato il CESA - la Commissione ha offerto più di una chiara prova che mostra la forte distorsione del mercato attuata dai cantieri navali sudcoreani. Tuttavia gli Stati membri non sono stati in grado ieri di raggiungere un accordo che possa dare all'industria una politica chiara e un quadro normativo definito».
«Il risultato del meeting di ieri - ha sottolineato l'associazione - è un colpo che va al di là della politica europea sulla cantieristica. Rimandando ulteriormente una decisione attesa da tempo, l'Europa ha fallito nel replicare tempestivamente ad un'aggressione commerciale e si è dimostrata incapace di difendere i suoi interessi. C'è da chiedersi se le istituzioni europee sono realmente pronte a fronteggiare le difficoltà dei mercati globalizzati, quando sono colpiti da distorsioni commerciali come quelle sperimentate dalla cantieristica».
«Ieri - ha concluso il CESA - non è stato un giorno di grandi politiche. Si spera che nelle prossime settimane il summit di Laeken dia un'impressione più favorevole».
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