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Il Consiglio dei Trasporti dell'UE ha avviato l'esame della proposta di direttiva sul libero accesso al mercato dei servizi portuali
Individuate una serie di «difficoltà da risolvere». Sbloccati i finanziamenti per la realizzazione del sistema Galileo
27 marzo 2002
Il Consiglio dei Trasporti dell'Unione Europea ha avviato ieri l'esame della proposta di direttiva della Commissione Europea sul libero accesso al mercato dei servizi portuali. Il progetto legislativo è passato al vaglio del Parlamento UE nello scorso novembre ed è stato riformulato dalla Commissione nello scorso febbraio. Il primo approccio con il nuovo testo del provvedimento - ha reso noto il Consiglio - «ha permesso di identificare un certo numero difficoltà da risolvere, tra cui il suo campo d'applicazione (la dimensione dei porti, il loro stato privato o pubblico), lo stato dei porti integrati verticalmente e il concetto di autogestione e le sue relazioni con le questioni occupazionali». Un nuovo commento a favore della proposta di legge europea è intanto giunto dall'European Community Shipowners' Association (ECSA), che aveva espresso apprezzamento sul mantenimento di tutti i servizi portuali nel testo della versione aggiornata del provvedimento. L'ECSA ha ribadito la necessità di una piena inclusione dei servizi di pilotaggio nel testo della direttiva, sottolineando che «non si dovrebbe abusare dei temi della sicurezza per difendere forme dannose di monopolio e servizi inefficienti».
Nella riunione di ieri il Consiglio dei Trasporti ha sbloccato i 450 milioni di euro necessari per lo sviluppo di Galileo, il sistema europeo di posizionamento e navigazione satellitare, ed ha adottato il regolamento per la creazione di un'impresa comune incaricata di assicurarne la gestione.
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