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Il consorzio Southern Cross ha comprato l'aeroporto di Sydney per 5,588 miliardi di dollari
I principali acquirenti sono l'australiana Macquarie Bank (53%), la spagnola Ferrovial (20%) e la tedesca Hochtief (15%)
25 giugno 2002
L'aeroporto di Sydney (Kingsford Smith Airport) è stato ceduto per 5,588 miliardi di dollari al consorzio Southern Cross Airports Corporation, partecipato con il 53% dall'istituto finanziario australiano Macquarie Bank, con il 20% dal gruppo industriale spagnolo Ferrovial, con il 15% dall'operatore aeroportuale tedesco Hochtief AirPort GmbH e con il restante 12% da Abbey National, Ontario Teachers Fund e Motor Trades Association of Australia (MTAA).
Annunciando oggi l'operazione, il ministro delle Finanze australiano, Nick Minchin, ha detto che «è la vendita governativa più rilevante effettuata nella storia australiana» e che «è anche la maggior cessione mondiale di un aeroporto». «Questo prezzo - ha aggiunto - riflette il giusto valore dell'aeroporto di Sydney, la preminente porta internazionale dell'Australia e il maggior bene infrastrutturale di trasporto».
Il vice primo ministro australiano John Anderson, che è anche ministro dei Trasporti e dei Servizi regionali, ha precisato che Southern Cross ha assicurato lo sviluppo dei servizi dell'aeroporto quale principale infrastruttura australiana sia per i passeggeri che per le merci.
L'accordo di vendita prevede che Southern Cross acquisisca tutte le azioni della SACL, la società che gestisce l'aeroporto di Sydney nell'ambito di una concessione di 99 anni.
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