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Royal Caribbean accusa la Commissione UE di aver approvato affrettatamente il progetto di takeover della Carnival sulla P&O Princess
I dubbi espressi in precedenza dalla Commissione - ha sottolineato la Royal Caribbean - sono stati improvvisamente ribaltati
24 luglio 2002
Royal Caribbean ha espresso disappunto per la piena approvazione espressa oggi dalla Commissione Europea in merito al progetto di acquisizione della P&O Princess avanzato dalla Carnival Corporation (inforMARE del 24 luglio 2002). «La Commissione - ha detto il presidente e amministratore delegato della Royal Caribbean, Richard Fain - ha optato per un perentorio via libera alla fusione. Le precedenti analisi e le discussioni sollevate sono state improvvisamente ribaltate, chiuse dietro porte. Le preoccupazioni della Royal Caribbean e di molti altri soggetti terzi sull'offerta della Carnival sono state accantonate. Non è stata data alcuna spiegazione, né sono stati chiesti pareri, in modo tale da poter permettere un esame tempestivo dei pareri di questi soggetti, almeno attraverso un'udienza. Queste scorciatoie procedurali hanno purtroppo diminuito l'apertura e la trasparenza su cui tutte le parti confidano in circostanze come queste».
Fain si è inoltre detto sorpreso del fatto che il parere della Commissione non si concili né con l'analisi della Royal Caribbean sull'industria crocieristica in Europa né con i primi risultati delle indagini avviate dalla stessa Unione Europea.
Royal Caribbean ha inoltre sottolineato che la Commissione avrebbe avuto ancora quattro settimane di tempo per condurre ulteriori approfondimenti e che sarebbero state opportune altre consultazioni con i soggetti interessati.
Le speranze della Royal Caribbean di portare in porto il proprio progetto di fusione con la P&O Princess sono ora riposte nella decisione sul progetto di takeover avanzato dalla Carnival che dovrà essere assunta dalla statunitense Federal Trade Commission (FTC). «Stiamo facendo tutto ciò che possiamo - ha precisato Fain - per assistere l'FTC e aiutarla a distinguere in maniera chiara tra le verosimili conseguenze contrastanti delle due transazioni concorrenti».
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