Il gruppo portuale britannico Associated British Ports Holdings plc (ABP) ha chiuso il primo semestre di quest'anno con un utile ante imposte di 20,1 milioni di sterline su un giro d'affari di 228,0 milioni di sterline, contro rispettivamente 64,2 milioni e 195,9 milioni di sterline nella prima metà del 2003. Il risultato prima delle imposte dei primi sei mesi di quest'anno comprende oneri straordinari per 44,9 milioni di sterline derivanti dal write-off di tutti i costi relativi al progetto per la realizzazione del Dibden Terminal a Southampton, che è stato recentemente bocciato dal governo londinese (
inforMARE del
20 aprile 2004).
Il risultato operativo relativo alle attività portuali e trasportistiche operate nel Regno Unito è ammontato a 24,7 milioni di sterline (-63%) su un fatturato di 182,2 milioni di sterline (+6%). Le attività portuali e trasportistiche di ABP negli Stati Uniti hanno registrato un fatturato di 19,9 milioni di sterline (+16%) e un risultato operativo di 2,2 milioni di sterline, contro 800mila sterline nel primo semestre del 2003.
ABP prevede di investire oltre 400 milioni di dollari nei prossimi dieci anni per sviluppare le proprie attività portuali nel Regno Unito. L'investimento comprende i 44,5 milioni di sterline necessari per realizzare un nuovo terminal per la movimentazione del carbone nel porto di Immingham che diventerà operativo a partire da metà 2006. Il progetto - di cui ABP ha dato notizia oggi - rappresenta un ampliamento dell'Humber International Terminal. Il nuovo terminal avrà una capacità di movimentazione annua di 7,5 milioni di tonnellate di carbone. L'impianto sarà costruito grazie ad un accordo che ABP ha siglato con BHP Billiton, Drax Power e EDF Energy.