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A.P. Møller-Mærsk rischia di non trovare casa in Liguria
Domenica si è tenuta una consultazione dei cittadini di Vado: il 60% dei votanti ha bocciato il progetto della nuova piattaforma portuale del gruppo danese
22 gennaio 2008
A.P. Møller-Mærsk non riesce a trovare casa in Liguria. Dopo aver cercato invano per molto tempo una sistemazione sulle banchine del porto di Genova, il gruppo armatoriale danese - leader mondiale nel settore del trasporto marittimo containerizzato - ha deciso di insediare le proprie attività terminalistiche nel porto di Savona progettando una piattaforma nel bacino di Vado da realizzarsi in associazione con Grandi Lavori Fincosit e Technital. Immediate le reazioni delle associazioni ambientaliste e delle comunità locali che - come è accaduto a Genova - si sono opposte alla realizzazione del nuovo container terminal del gruppo danese.
La questione è stata affrontata dall'amministrazione comunale di Vado Ligure tramite una consultazione dei cittadini sull'accordo di programma relativo alla realizzazione della nuova piattaforma portuale che si è tenuta domenica scorsa e alla quale ha partecipato circa il 50% degli aventi diritto.
Lo spoglio ha dato esito sfavorevole alla nuova iniziativa economica: il 60% dei cittadini ha bocciato il progetto, mentre il restante 40% degli abitanti si sono dichiarati favorevoli all'iniziativa o hanno demandato la decisione al Comune. A quest'ultimo spetterà una decisione finale, ma il parere negativo espresso dagli abitanti è destinato a pesare in maniera determinante sulla risoluzione del consiglio comunale - che è favorevole al progetto - e pone in difficoltà il sindaco di Vado, Sandro Giacobbe. Sostenendo la nuova iniziativa, Giacobbe aveva sottolineato che, «se si arresta il progetto, si perdono le possibilità dei miglioramenti attesi da molti anni e si arretra prima di tutto nella difesa dell'ambiente».
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