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No degli agenti marittimi del Veneto alle critiche strumentali nei confronti dell'Autorità Portuale di Venezia
Gli attacchi all'ente definiti «vergognosi e censurabili»
22 gennaio 2008
L'Associazione Agenti Raccomandatari e Mediatori Marittimi del Veneto ha espresso cordoglio per la morte di due lavoratori portuali avvenuta per asfissia venerdì scorso a Porto Marghera nella stiva della rinfusiera World Trader, una tragedia - ha sottolineato oggi l'associazione - «che ha colpito e coinvolge anche tutti coloro che operano sotto varie forme nel nostro porto».
L'associazione ha però sottolineato come la gravità del momento non possa essere strumentalizzata da alcuni organi di informazione nei confronti della presidenza dell'Autorità Portuale di Venezia. «Le mansioni ed i compiti istituzionali dei vari enti deputati alla gestione e controlli delle varie attività condotte nel porto - ha rilevato - sono chiaramente previste dalle norme, e proporre solamente attacchi strumentali di ampia visibilità per secondi fini appare vergognoso e censurabile. Auspichiamo pertanto che possa essere dato ampio ed urgente risalto agli esiti dell'inchiesta giudiziaria in corso, che confermerà a chi fanno capo tali compiti e le eventuali responsabilità».
«Un'ulteriore informazione - ha concluso l'associazione - dev'essere resa relativamente alla liberalizzazione del mercato, indicata quale colpa grave dell'Autorità Portuale, che rappresenta invece un compito precipuo dell'ente, previsto dalle vigenti norme nazionali e comunitarie per consentire l'entrata nel mondo del lavoro portuale ad aziende qualificate e credibili ed aumentare così la competitività dei porti».
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