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L'Association of American Railroads esorta le industrie chimiche a cessare la produzione di alcune sostanze pericolose
Esistono - sottolinea l'associazione - prodotti alternativi e nuove tecnologie
5 marzo 2008
L'Association of American Railroads (AAR) ha esortato le industrie chimiche a cessare la produzione di alcune sostanze pericolose. «Non possiamo - ha spiegato il presidente e amministratore delegato dell'associazione, Edward R. Hamberger - porre a rischio le vite di milioni di americani, utilizzando, trasportando e stoccando prodotti chimici estremamente tossici quando esistono alternative commercialmente disponibili più sicure. È tempo che le grandi industrie chimiche della nazione fermino la produzione di prodotti chimici pericolosi che possono essere rimpiazzati da surrogati più sicuri o da nuove tecnologie attualmente presenti sul mercato».
L'invito è stato rivolto alle industrie dall'associazione in occasione dell'iter parlamentare per la definizione della normativa antiterrorismo per proteggere le infrastrutture del settore chimico. Se le aziende del comparto compissero tale passo - ha rilevato l'AAR - «si ridurrebbe notevolmente il rischio di attacchi terroristici e l'America sarebbe un luogo più sicuro. Inoltre il governo federale non richiederebbe più alle compagnie ferroviarie di trasportare alcuni dei prodotti chimici più tossici in giro per la nazione. Milioni di americani che vivono in centri o città nei pressi di impianti chimici o di linee ferroviarie sarebbero più sicuri. Camion carichi di questi prodotti chimici tossici non transiterebbero più sulle nostre strade e autostrade e molte strutture produttive e impianti per il trattamento delle acque non immagazzinerebbero più grandi quantità di prodotti chimici che li rendono obiettivo dei terroristi».
«È tempo - ha concluso l'associazione - che le grandi industrie chimiche facciano la loro parte per contribuire a salvaguardare l'America. Dovrebbero cessare la produzione di prodotti chimici pericolosi quando sono disponibili sostanze più sicure. Se non lo faranno, il Congresso dovrebbe farlo per conto loro nell'ambito del Chemical Facility Anti-Terrorism Act del 2008».
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