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Accordo Atena-Mosca per la partecipazione della Grecia al progetto del gasdotto South Stream
Lo studio di fattibilità è affidato ad una joint venture 50:50 tra Eni e Gazprom
30 aprile 2008
Ieri a Mosca il primo ministro greco Kostas Karamanlis e il presidente russo Vladimir Putin hanno siglato un accordo per la partecipazione della Grecia alla costruzione del gasdotto South Stream, che sarà utilizzato per portare il gas naturale dalla Russia all'Italia. Il progetto prevede un investimento di 10 miliardi di euro per la posa di un gasdotto della lunghezza complessiva di 900 chilometri nel tratto offshore nel Mar Nero ad una profondità massima di oltre 2.000 metri.
Il South Stream - ha detto Karamanlis - «è uno dei progetti più importanti per le nazioni dell'Europa meridionale e centrale e fa parte della strategia di diversificazione delle rotte del gas naturale». Il premier ha sottolineato l'importanza vitale del gasdotto per la Grecia, dato che la necessità di ridurre la dipendenza dal petrolio genera un crescente bisogno di approvvigionamento di gas.
Lo studio di fattibilità del progetto è affidato alla joint venture 50:50 South Stream AG tra l'italiana Eni e la russa Gazprom. Il gasdotto, di cui non è ancora stato stabilito il trafficato definitivo, attraverserà il Mar Nero dalla costa russa di Bergovaya a quella bulgara, mentre per il tratto onshore sono allo studio un percorso verso nord-ovest, con l'attraversamento di Serbia e Ungheria, ed uno verso sud-ovest, con l'attraversamento di Grecia e Albania.
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