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A.P. Møller-Mærsk preannuncia una possibile riduzione del personale di Odense Steel Shipyard
Il cantiere navale - ha confermato il gruppo danese - «versa in una posizione finanziaria estremamente difficile»
27 maggio 2008
Che il cantiere navale danese Odense Steel Shipyard (OSS) del gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk, leader mondiale del trasporto marittimo containerizzato, attraversasse una fase di difficoltà economica è noto da tempo. Tale situazione si è aggravata. Lo ha confermato oggi la capogruppo A.P. Møller-Mærsk, precisando che Odense Steel Shipyard «versa in una posizione finanziaria estremamente difficile». Il cantiere - ha spiegato il gruppo - genera ingenti perdite ed è colpito duramente dalle fluttuazioni internazionali, incluso il deprezzamento del dollaro statunitense, e dalla serrata concorrenza che proviene dal Far East, dove i costi di produzione sono notevolmente inferiori.
Per fronteggiare tale situazione il consiglio di amministrazione di Odense Steel Shipyard ha esaminato oggi un piano di risanamento, che include possibili tagli di posti di lavoro. «Negli ultimi anni - ha detto il presidente del Board della società, Lars-Erik Brenøe - la proprietà ha investito cifre ingenti nel cantiere, ma ora è necessario ridurre sensibilmente i costi dello stabilimento al fine di garantirgli la possibilità di sopravvivere a lungo. In questo contesto potrebbe non essere possibile evitare una riduzione del personale».
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