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DryShips compra nove rinfusiere e due navi per perforazioni
Le portarinfuse hanno una capacità di stiva di 1,6 milioni di tpl
7 ottobre 2008
La compagnia greca DryShips, guidata da George Economou, ha siglato accordi per comprare nove rinfusiere Capesize, di cui cinque di nuova costruzione, per una capacità di stiva complessiva di 1,6 milioni di tonnellate di portata lorda. Le navi, dell'età media di circa due anni - ha reso noto DryShips - saranno cedute da clienti della greca Cardiff Marine Inc., tra i quali figura lo stesso George Economou, e le transazioni avranno un valore complessivo di 689,6 milioni di dollari, cifra sarà riconosciuta con il passaggio di mano di oltre 19,4 milioni di azioni della DryShips di nuova emissione. Inoltre gli accordi prevedono che DryShips si faccia carico di 216,3 milioni di dollari di indebitamento e di 262,0 milioni di dollari ancora da versare ai cantieri navali.
Inoltre DryShips, attraverso la filiale interamente controllata Primelead Shareholders Inc., comprerà una società che ha la proprietà di due navi per perforazioni che saranno costruite dalla sudcoreana Samsung Heavy Industries (SHI) e che verrano prese in consegna nel quarto trimestre del 2010 e nel primo trimestre del 2011. La transazione avverrà con il passaggio di mano di azioni della Primelead Shareholders di nuova emissione.
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La compagnia greca DryShips, guidata da George Economou, ha siglato accordi per comprare nove rinfusiere Capesize, di cui cinque di nuova costruzione, per una capacità di stiva complessiva di 1,6 milioni di tonnellate di portata lorda. Le navi, dell'età media di circa due anni - ha reso noto DryShips - saranno cedute da clienti della greca Cardiff Marine Inc., tra i quali figura lo stesso George Economou, e le transazioni avranno un valore complessivo di 689,6 milioni di dollari, cifra sarà riconosciuta con il passaggio di mano di oltre 19,4 milioni di azioni della DryShips di nuova emissione. Inoltre gli accordi prevedono che DryShips si faccia carico di 216,3 milioni di dollari di indebitamento e di 262,0 milioni di dollari ancora da versare ai cantieri navali.
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