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Il Bimco sollecita un coordinamento delle forze navali che operano contro la pirateria nel Golfo di Aden
L'associazione esorta gli operatori marittimi a far transitare le proprie navi ad oriente del Madagascar
21 novembre 2008
Sottolineando il pericolo che gli atti di pirateria nel Golfo di Aden costituiscono per l'importante rotta di traffico est-ovest attraverso il canale di Suez, oggi il Bimco, l'associazione che rappresenta l'industria internazionale dello shipping, ha esortato tutte le navi vulnerabili a seguire la rotta che passa per il Capo di Buona Speranza, pur precisando di essere «ben consapevole del fatto che i pirati si accorgeranno di tale azione e si sposteranno rapidamente sulla tradizionale rotta diretta via le Comore, dove - ha ricordato l'associazione - è stata attaccata la Sirius Star».
Il Bimco ha quindi sollecitato gli operatori marittimi a far transitare le proprie navi ad oriente del Madagascar, mentre a coloro che continuano ad operare nel Golfo di Aden ha fornito informazioni specifiche sulle misure da adottare prima e durante il transito e in caso di attacco da parte dei pirati.
Inoltre il Bimco ha esortato la comunità internazionale ad affrontare con urgenza il problema del coordinamento delle attività delle unità delle Marine militari nell'area del Golfo di Aden per massimizzarne l'effetto deterrente. L'associazione ha precisato di essere consapevole che le risorse sono limitate ed anche molto costose, ma ha rilevato come l'intervento militare abbia ridotto il numero di sequestri di navi da circa il 53% di tutti gli attacchi registrati lo scorso agosto al 31% nel mese di ottobre, percentuale che - ha osservato comunque il Bimco - «rimane inaccettabilmente elevata».
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