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Joint venture APL-Port of Salalah
Gestirà un container terminal nel porto omanita in grado di movimentare 1,6 milioni di teu
4 febbraio 2009
La compagnia di navigazione APL del gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore e la Port of Salalah, società che gestisce il porto omanita di Salalah e che è partecipata con il 30% dall'olandese APM Terminals (gruppo A.P. Møller-Mærsk), hanno costituito una joint venture 50:50 che opererà un container terminal nel porto mediorientale.
L'attività inizierà nel 2011 quando sarà portata a termine l'espansione dell'area terminalistica dedicata ai container del porto di Salalah. Il nuovo terminal coprirà un'area di 28 ettari e sarà dotato di due banchine di 700 metri lineari complessivi in grado di movimentare annualmente 1,6 milioni di teu e di accogliere navi della capacità di oltre 10.000 teu.
La joint venture effettuerà investimenti per l'acquisto di gru di banchina super post-Panamax, di altri mezzi di movimentazione e di sistemi di gestione del terminal.
L'amministratore delegato di APL, Ron Widdows, ha sottolineato come la posizione di Salalah sulla costa sud-occidentale dell'Oman faccia del porto mediorientale «uno dei più ideali hub di transhipment che collegano le rotte est-ovest dei container con le regioni in rapida crescita del Medio Oriente e dell'Asia meridionale».
Attualmente nel porto di Salalah sono operative sei banchine per il traffico dei container che hanno una capacità complessiva di 4,5 milioni di teu all'anno.
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