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ESPO plaude al nuovo Libro Verde sulla rete TEN-T, ma raccomanda prudenza
Verhoeven: «dobbiamo essere cauti nell'intervenire su processi guidati dal mercato»
5 febbraio 2009
Ieri la Commissione Europea, ritenendo che negli ultimi anni il contesto complessivo nel quale è stata definita la TEN-T (trans-European transport) sia mutato e siano emerse nuove sfide che giustifichino una revisione della strategia politica piuttosto che un riesame dei progetti prioritari, ha adottato un nuovo Libro Verde sulla rete.
Commentando l'iniziativa della Commissione, che evidenzia la necessità di una maggiore integrazione del network, l'European Sea Ports Organisation (ESPO) ha sottolineato come il documento metta in luce il ruolo dei porti quali elementi essenziali del sistema logistico delle merci e come identifichi nelle insufficienti connessioni con i mercati, in particolare attraverso le ferrovie, un reale ostacolo all'integrazione dei porti nella catena logistica. «Accogliamo con molto favore questa sottolineatura - ha osservato il segretario dell'associazione dei porti europei, Patrick Verhoeven - tuttavia dobbiamo nel contempo essere cauti nell'intervenire su processi guidati dal mercato. Quindi è per questo che, in primo luogo, dovremmo avere un'approfondita analisi delle logiche economiche degli attuali flussi di traffico correlati ai porti. A questo riguardo abbiamo commissionato uno studio all'ITMMA, il nostro partner dell'Università di Anversa, che sarà presentato alla nostra conferenza in programma a Marsiglia il 14 e 15 maggio. In quella data avremo completato anche il nostro contributo al Libro Verde».
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