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La Corte Suprema sudcoreana ha riconosciuto l'innocenza dei due marittimi della Hebei Spirit
Erano stati ritenuti colpevoli dello sversamento in mare di circa 10.500 tonnellate di greggio
23 aprile 2009
Oggi la Corte Suprema sudcoreana ha ribaltato la decisione della corte d'appello di Daesan di condanna nei confronti del comandante Jasprit Chawla e del direttore di macchina Syam Chetan della petroliera Hebei Spirit, ai quali erano state inflitte pene detentive di due anni e mezzo e di un anno e mezzo nonché il pagamento di una multa per aver causato il più grave inquinamento marino nella storia della Corea del Sud.
I due marittimi indiani erano stati ritenuti responsabili di aver provocato il 7 dicembre 2007 lo sversamento in mare di circa 10.500 tonnellate di greggio a seguito della collisione avvenuta nelle acque della provincia sudcoreana di South Chungcheong tra una chiatta della Samsung Heavy Industries che, sganciatasi dai due rimorchiatori che la trainavano a causa delle pessime condizioni del mare, aveva urtato la petroliera Hebei Spirit mentre era alla fonda in attesa di ormeggio.
I comandanti dei rimorchiatori sudcoreani erano stati incarcerati, mentre lo scorso giugno il tribunale di Daesan aveva stabilito l'innocenza di Chawla e Chetan. Tuttavia i due indiani erano stati successivamente imprigionati per il verdetto di colpevolezza emesso a conclusione del secondo processo. Dopo accese proteste da parte di numerose organizzazioni internazionali, alla fine dello scorso anno Chawla e Chetan erano stati posti in libertà dietro il versamento di una cauzione complessiva di 20.000 dollari, ma era stato loro imposto di non lasciare la Corea fino alla sentenza della Corte suprema.
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