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I cantieri navali di Stettino e Gdynia sono nuovamente ad un passo dal fallimento
I fondi previsti in arrivo tramite Qinvest non sono stati versati nelle casse del ministero del Tesoro
18 agosto 2009
I fondi per il salvataggio dei cantieri navali polacchi di Stettino e Gdynia che la banca di investimenti Qinvest avrebbe dovuto versare al ministero polacco del Tesoro entro la mezzanotte di ieri, termine al quale era stata prorogata la precedente scadenza fissata per il 21 luglio, non sono arrivati nelle casse del dicastero (inforMARE del 1° luglio 2009).
La somma, pari a circa 380 milioni di zloty (128 milioni di dollari), avrebbe dovuto essere versata da clienti di Qinvest perché, come aveva precisato lo stesso istituto di investimenti del Qatar, la banca è coinvolta nell'acquisizione solo come advisor di investitori intenzionati a comprare tali beni. Qinvest non ha rivelato se l'investimento viene effettuato dalla Stichting Particulier Fonds Greenrights in nome della United International Trust (UIT) come annunciato dal ministero del Tesoro.
Il mancato pagamento mette in pericolo il piano di ristrutturazione degli stabilimenti e il loro futuro, che ora sembra indirizzarsi verso il fallimento delle due società. A rischio c'è anche la poltrona del ministro del Tesoro, Aleksander Grad, dopo che lo stesso premier polacco Donald Tusk aveva dichiarato come l'incarico di Grad dipendesse dall'esito della privatizzazione.
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