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La IATA ritiene che nel 2009 le perdite del settore aereo saliranno a 11 miliardi di dollari
Attesa una contrazione del 15% dei ricavi che - secondo l'associazione - torneranno ai livelli del 2008 non prima del 2012
16 settembre 2009
L'International Air Transport Association (IATA) prevede un'accentuazione delle perdite che le compagnie aeree registreranno nel 2009. Quest'anno - secondo l'associazione - il passivo ammonterà complessivamente a 11 miliardi di dollari, con un incremento di due miliardi di dollari rispetto alle perdite stimate in precedenza per l'esercizio 2009. È previsto anche un deciso calo dei ricavi che si attesteranno a 455 miliardi di dollari, in diminuzione del 15% rispetto al 2008.
«Il risultato di questa crisi, con perdite complessive per il 2008-9 di 27,8 miliardi di dollari - ha sottolineato il direttore generale e amministratore delegato della IATA, Giovanni Bisignani - è più accentuato rispetto all'impatto dell'11 settembre. Questo non è una crisi di breve durata. Svaniranno 80 miliardi di dollari dal volume d'affari del settore. Ci vorranno anni per recuperare il 15% dei ricavi andati perduti».
La IATA prevede che nell'intero 2009 la domanda calerà del 4,0% nel traffico passeggeri e del 14% in quello merci, con un miglioramento rispetto alle previsioni formulate lo scorso giugno che erano rispettivamente -8,0% e -17,0%. Tuttavia Bisignani ha rilevato come un certo ottimismo nell'economia internazionale abbia determinato un aumento dei volumi, ma come tale effetto sia l'unico aspetto positivo in quando l'aumento dei costi e la diminuzione dei profitti ha nel contempo ridotto il cash flow delle compagnie aeree. Tali conseguenze - ha precisato - si rifletteranno per lungo tempo sui risultati del comparto e i ricavi torneranno ai livelli del 2008 non prima del 2012.
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