- Dubai World, una delle manifestazioni più evidenti del benessere reale o fittizio generato dall'impero finanziario mondiale, è in crisi. Lo stato di sofferenza economica della società di investimenti del governo di Dubai è stato dichiarato ufficialmente dallo stesso esecutivo, che ha decretato l'avvio immediato della ristrutturazione dell'azienda con la nomina di Aidan Birkett, direttore della Corporate Finance della società internazionale di revisione e consulenza Deloitte, quale Chief Restructuring Officer (CRO) del Dubai Financial Support Fund (DFSF), il nuovo fondo creato lo scorso luglio con decreto del vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti e primo ministro di Dubai, Mohammed bin Rashid Al Maktoum, con l'obiettivo di assegnargli la gestione delle obbligazioni governative di Dubai, un pacchetto del valore di 20 miliardi di dollari, e di erogare prestiti su base commerciale allo stesso governo e a istituzioni e società governative, tra cui appunto il gruppo Dubai World. Birkett sarà incaricato di lavorare fianco a fianco con il management di Dubai World e avrà il compito di sovrintendere al processo di ristrutturazione dell'azienda allo scopo - ha spiegato il governo - «di assicurare la continuità delle attività di Dubai World», cioè (traduciamo liberamente) di garantirne la sopravvivenza.
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- Prima iniziativa del nuovo team incaricato del salvataggio della società - ha spiegato il governo - sarà di chiedere a tutti i finanziatori di Dubai World e della Nakheel, la società del gruppo Dubai World che sta realizzando alcuni dei più spettacolari e costosi progetti immobiliari di Dubai, «di attendere e di prorogare le scadenze fino ad almeno il 30 maggio 2010».
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- Dubai World possiede DP World, gruppo terminalistico che opera 49 container terminal in tutto il mondo movimentando un consistente volume di traffico che nel 2008 è salito a 46,8 milioni di teu. All'inizio di quest'anno DP World ha reso noto di aver congelato i propri piani di sviluppo a causa della crisi economica mondiale (inforMARE del 26 gennaio 2009). Tuttavia DP World ha sottolineato che il programma di ristrutturazione di Dubai World non la riguarda: «il governo di Dubai - ha comunicato oggi l'azienda terminalista - ha confermato che DP World e il suo debito non sono inclusi nel processo di ristrutturazione di Dubai World».
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- Nei giorni scorsi lo stesso presidente di Dubai World, il sultano Ahmed Bin Sulayem, comunicando il completamento dell'assetto organizzativo del gruppo, aveva precisato che la divisione logistica e marittima, costituita dalle società DP World, Economic Zones World (EZW), Drydocks World e P&O Ferries, ha mantenuto la propria struttura ed è in grado di superare con successo l'attuale crisi economica. Vero è che, però, una parte rilevante del debito di Dubai World è legato anche agli investimenti operati da queste aziende e che da mesi il gruppo è alla ricerca di soluzioni per far fronte ai propri impegni finanziari anche in questo settore.
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B.B.
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