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Confcommercio stigmatizza il mancato sostegno in Finanziaria al settore marittimo e portuale italiano
La mancata destinazione di risorse - sottolinea la Confederazione - rappresenta «un grave danno per le imprese del comparto e un'occasione persa per il rilancio di una seria politica per la logistica e le infrastrutture»
11 dicembre 2009
In un comunicato odierno anche Confcommercio stigmatizza il mancato sostegno al settore marittimo e portuale italiano e chiede che vengano ripristinati gli stanziamenti per il settore nella manovra finanziaria per il 2010 attualmente in discussione alla Camera.
Secondo Confcommercio, la mancata destinazione di risorse al settore marittimo e portuale prevista dalla Finanziaria rappresenta «un grave danno per le imprese del comparto e un'occasione persa per il rilancio di una seria politica per la logistica e le infrastrutture che proprio dal sistema portuale e dello shipping deriva un importante contributo alle attività di import-export, all'occupazione e alla crescita dell'intera economia nazionale».
Si tratta - sottolinea Confcommercio - di «una decisione che evidenzia ancora una volta la mancanza di una strategia di sviluppo per le nostre infrastrutture e che rischia di distanziarci ulteriormente dai nostri principali competitors nell'area mediterranea, come Spagna e Francia, che invece proprio su questi asset hanno deciso di investire ingenti risorse finanziarie».
Confcommercio conclude auspicando che nel corso del dibattito parlamentare «vengano riconfermate le misure di sostegno e di incentivi al sistema portuale e a tutto il comparto marittimo italiano riconoscendo, così, la giusta attenzione a un settore che riveste un ruolo fondamentale per la ripresa dell'economia italiana».
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