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La sottotariffazione delle dogane europee sottrae ricchezza all'Italia
Le merci contraffatte dall'est europeo invadono il continente
23 febbraio 2010
Questa denuncia, confermata dall'Agenzia delle Dogane, è emersa oggi a Roma in occasione della presentazione da parte di Unimpresa del primo vademecum anti-contraffazione per le piccole e medie imprese.
La sottotariffazione attuata da altre dogane europee priva l'erario italiano di una quota ormai esplosiva di gettito e paradossalmente ogni tentativo di imporre nuovi dazi specie sui prodotti provenienti in particolare dalla Cina (prodotti in gran parte frutto della contraffazione) si traduce in un'ulteriore perdita di competitività delle aziende italiane. L'emergere di un fenomeno ormai generalizzato di “dichiarazioni al ribasso” - è stato rilevato - sta assumendo caratteristiche devastanti per le imprese italiane: nel 2003 ogni chilogrammo di prodotti di provenienza dalla Cina, veniva quotato presso le Dogane italiane 5,29 euro al kg. Oggi sdoganare un chilogrammo di cotone importato in Italia costa 16,36 euro, mentre in Spagna le Dogane si accontentano di una quotazione di 8 euro. Ed è su queste quotazioni che vengono applicati IVA e dazi.
Ma il peggio - è stato sottolineato - deve ancora venire: nei Paesi dell'est i valori dei prodotti di cotone scendono a precipizio nelle valutazioni delle dogane locali e si attestano ormai attorno ai 2 euro a chilogrammo. Per quattro t-shirt viene dichiarato (e accettato da Dogane europee) un valore di 2 euro quando il solo cotone grezzo per produrle costa 1,80 euro.
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