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Bruxelles invia un parere motivato a Malta sulle attività di Port State Control
Analoga comunicazione alla Bulgaria sul primo pacchetto ferroviario
5 maggio 2010
Oggi la Commissione Europea ha inviato un parere motivato alle autorità maltesi per la non corretta implementazione nella normativa nazionale della direttiva europea del 19 giugno 1995 sull'attuazione di norme internazionali per la sicurezza delle navi, la prevenzione dell'inquinamento, le condizioni di vita e di lavoro a bordo e le attività di Port State Control (PSC) per l'individuazione di navi substandard che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati UE. Tale parere, che segue un'ispezione effettuata a Malta dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima - ha spiegato la Commissione - è stata inviata perché Malta non ha fornito alla Commissione Europea le informazioni richieste, cioè il numero delle navi approdate nell'isola e il numero di ispettori addetti al controllo dello Stato di approdo, e non ha imposto sanzioni in caso di mancato rispetto della direttiva. Bruxelles ha precisato che le autorità maltesi hanno due mesi di tempo per soddisfare tali richieste prima che il caso venga sottoposto alla Corte di Giustizia Europea.
Inoltre la Commissione ha inviato un parere motivato alla Bulgaria per la non corretta implementazione delle normative comunitarie che definiscono il cosiddetto “primo pacchetto ferroviario” per la liberalizzazione del sistema ferroviario europeo (inforMARE del 14 marzo 2003).
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Oggi la Commissione Europea ha inviato un parere motivato alle autorità maltesi per la non corretta implementazione nella normativa nazionale della direttiva europea del 19 giugno 1995 sull'attuazione di norme internazionali per la sicurezza delle navi, la prevenzione dell'inquinamento, le condizioni di vita e di lavoro a bordo e le attività di Port State Control (PSC) per l'individuazione di navi substandard che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque sotto la giurisdizione degli Stati UE. Tale parere, che segue un'ispezione effettuata a Malta dall'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima - ha spiegato la Commissione - è stata inviata perché Malta non ha fornito alla Commissione Europea le informazioni richieste, cioè il numero delle navi approdate nell'isola e il numero di ispettori addetti al controllo dello Stato di approdo, e non ha imposto sanzioni in caso di mancato rispetto della direttiva. Bruxelles ha precisato che le autorità maltesi hanno due mesi di tempo per soddisfare tali richieste prima che il caso venga sottoposto alla Corte di Giustizia Europea.
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