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Il cantiere navale turco Cicek Shipyard torna al mercato delle riparazioni navali
Atteso per domani l'arrivo nello stabilimento di Tuzla della chimichiera italiana “Maritea”
27 maggio 2010
Il cantiere navale turco Cicek Shipyard, dopo essersi concentrato a partire dal 2003 al settore delle costruzioni, ha deciso di tornare al mercato delle riparazioni navali utilizzando il proprio bacino di carenaggio Panamax di Tuzla. La società ha motivato tale decisione con l'impatto della crisi sullo shipping, che ha indotto Cicek Shipyard ad ampliare il proprio raggio d'attività al fine di mantenere la propria forza lavoro e di garantire l'utilizzo dei propri impianti.
Cicek Shipyard ha ricordato che le dimensioni interne del bacino di Tuzla Bay sono di 225 metri per 37,5 metri e che l'impianto sarà dotato di una gru a portale della capacità di 300 tonnellate. Il cantiere ha già siglato il primo contratto di riparazione ed è in attesa della chimichiera italiana Maritea della Carichi Liquidi Società Armatoriale (Calisa), una compagnia del gruppo italiano Novella, che sarà sottoposta a verifiche ispettive periodiche e a lavori di manutenzione. L'arrivo della nave a Tuzla è previsto per domani.
«Cicek - ha ricordato il vicepresidente dell'azienda turca, Berke Cicek - ha una lunga storia nella costruzione di chemical tankers tra 3.100 e 40.000 tonnellate di portata lorda. Molte di queste sono state ordini ripetuti provenienti dagli stessi armatori, tra cui due chimichiere di 3.100 tpl per il gruppo Novella che ora operano entrambe con successo nel bunkeraggio».
L'azienda turca ha tuttavia precisato che proseguirà anche le attività di costruzione navale.
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