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Il contributo dell'Unione Interporti Riuniti al nuovo Piano Nazionale della Logistica
Secondo l'UIR, il documento ha un impianto strutturale sostanzialmente condivisibile, ma risulta incompleto nella definizione di politiche che possano determinare una discontinuità rispetto all'attuale assetto
8 ottobre 2010
inforMARE - L'Unione Interporti Riuniti (UIR) ha presentato le proprie considerazioni alla bozza del nuovo Piano Nazionale della Logistica elaborata dalla Consulta Generale per l'Autotrasporto e la Logistica, documento che - ritiene l'UIR - «contiene un impianto strutturale sostanzialmente condivisibile a partire dalla centralità che occorre assegnare al tema della logistica per incidere sulla competitività del sistema economico nel suo insieme».
Nel suo contributo, che pubblichiamo nella rubrica “Forum dello Shipping e della Logistica”, l'UIR rileva come il documento tuttavia risulti ancora incompleto «nella definizione delle politiche che possano essere messe effettivamente in campo per determinare una discontinuità rispetto all'attuale assetto».
L'Unione Interporti Riuniti, con l'intento di dare un contributo costruttivo alla elaborazione delle politiche che possano determinare una trasformazione reale nell'organizzazione dell'assetto logistico italiano, propone cinque campi di azione per delineare una politica industriale per la logistica: interventi per la trasformazione della domanda; interventi per la riorganizzazione dell'offerta; interventi per la concentrazione delle piattaforme in piastre logistiche; interventi per la riqualificazione degli insediamenti immobiliari per la logistica; interventi per la definizione di un nuovo quadro normativo per il settore. (iM)
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