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La Turchia protesta per l'accordo sulla giurisdizione marittima tra Repubblica di Cipro e Israele
L'intesa include le attività di esplorazione nel settore del petrolio e del gas
22 dicembre 2010
inforMARE - Ieri il governo turco ha protestato per l'accordo per la delimitazione della Zona Economica Esclusiva (EEZ) tra Cipro e Israele e sulla relativa giurisdizione marittima, incluse le attività di esplorazione nel settore del petrolio e del gas, che è siglato venerdì scorso dal ministero degli Affari esteri della Repubblica di Cipro, Markos Kyprianou, e dal ministro delle Infrastrutture nazionali israeliane, Uzi Landau.
Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha sottolineato che l'intesa non tiene conto dei diritti e degli interessi dei cittadini turco-ciprioti e non contribuisce alla pacificazione e alla stabilità della regione orientale del Mediterraneo. «Come già annunciato dalla Repubblica Turca di Cipro Nord - ha dichiarato Davutoglu - i turco-ciprioti detengono anche diritti e giurisdizione sulle aree marittime dell'isola di Cipro. L'amministrazione greco-cipriota non rappresenta di diritto e di fatto i turco-ciprioti e Cipro nel suo complesso. Pertanto gli accordi sottoscritti dai greco-ciprioti con le nazioni della regione sono nulli per la Turchia».
Il portavoce del governo della Repubblica di Cipro, Stefanos Stefanou, ha replicato che «le questioni di pertinenza della Repubblica di Cipro e dei suoi diritti di sovranità non ricadono nelle competenze di qualsiasi altro Stato». (iM)
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