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Intesa sul lavoro nel porto di Trieste
L'Autorità Portuale si impegna a realizzare gli impegni assunti e ad accelerare la ripresa dell'attività dello scalo
26 maggio 2011
Ieri l'Autorità Portuale di Trieste e i sindacati hanno raggiunto un'intesa che consente l'immediata cessazione dello sciopero e di ogni altra forma di agitazione nello scalo giuliano. Lo ha annunciato l'ente portuale precisando che si adopererà «con ogni possibile mezzo per la realizzazione degli impegni assunti con gli accordi sottoscritti, e nel contempo a far sì che la ripresa delle attività nello scalo sia veloce e sicura, impegnandosi altresì ad aiutare gli operatori per recuperare i traffici dirottati in questi giorni».
Il fermo di alcuni giorni dell'attività portuale è stato determinato dalla protesta dei lavoratori, partita dalla Cooperativa Primavera ed estesa poi agli altri lavoratori portuali, che era incentrata sui carichi e le condizioni di lavoro e sulle tariffe. In particolare i lavoratori avevano chiesto l'individuazione di un soggetto unico per porre termine alla frammentazione della fornitura del lavoro portuale.
L'accordo accoglie tale richiesta prefigurando la creazione di un'agenzia del lavoro portuale e prevede che i lavoratori delle società la cui attività ricade nell'articolo 16 (operazioni portuali e servizi portuali) della legge n. 84 del 1994 potranno confluire nelle società che operano nell'ambito di quanto disposto dall'articolo 17 della legge (disciplina della fornitura del lavoro portuale temporaneo), che prevede l'individuazione tramite gara di un'impresa attiva esclusivamente nella fornitura di lavoro temporaneo in porto. L'intesa è soggetta all'approvazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
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